Affacciandovi da questo ponte potete vedere un tratto di canale di Reno che è derivato dall’omonimo fiume grazie allo sbarramento artificiale della Chiusa di Casalecchio dalla quale il canale inizia il suo percorso mantenendosi in alto mediante un forte muro di contenimento fino alla Canonica dove scorre a cielo aperto oltre il Ghisello e la Certosa. A poca distanza inizia il suo percorso sotterraneo fino alla Grada, dove è stato riaperto un brevissimo tratto per lasciare in mostra il varco nelle mura con l’antica grata. Entrando in città percorre la via Riva di Reno. All’incrocio con via Marconi si diparte la derivazione del Cavaticcio che alimenta l’omonima Centrale Idroelettrica. Prosegue quindi il suo corso fino a via Falegnami, attraversa via Indipendenza e torna visibile dagli affacci di via Malcontenti, via Piella e via Oberdan, dove ritorna ad essere tombato. Piega ad angolo retto costeggiando via Capo di Lucca e via del Pallone dove piega nuovamente seguendo le antiche mura sotto l’Autostazione delle Corriere. Dopo aver ricevuto le acque del canale Moline - Aposa e del canale Cavaticcio dà origine al Canale Navile presso la Bova.
Oltre ad alimentare conserve d’acqua, tintorie, peschiere, maceri, cartiere, concerie, canapifici e altre eterogenee lavorazioni, le acque del canale di Reno, derivate a Casalecchio, azionavano filande, gualchiere, mulini, macine, magli, mangani, trafile e segherie.
Pur con scopi diversi da quelli per cui fu realizzato, il canale di Reno è tutt’ora in funzione per:
- garantire alla città e alla pianura a Nord l’approvvigionamento idrico con un adeguato equilibrio, assicurando il Deflusso Minimo Vitale sia del Reno che del Savena
- proteggere la città in caso di forti piogge, in quanto funge da valvola di sfogo per gli eventuali sovraccarichi dei rii collinari o dei condotti fognari circostanti,
- produrre energia idroelettrica grazie al funzionamento della Centrale della Canonica e della Centrale del Cavaticcio (vicino via Marconi nel Comune di Bologna)
In occasione di eventi di piena, di lavori in corso o della secca manutentiva a ottobre il canale appare senz’acqua.