Affacciandovi da questo ponte denominato Ghisello (fig. 1), nome riferito alla famiglia Ghiselli proprietaria in passato di diversi terreni nella zona circostante e che esercitava l’arte dei drappieri, potete vedere un tratto di canale di Reno.

Agli inizi del ‘900, in seguito alla demolizione delle antiche mura di Bologna, in questo tratto il canale assunse l’insolito ruolo di cinta daziaria. Proprio qui esisteva il casello del dazio da pagare sulle merci e derrate che dal contado entravano in città, con distinzione di tariffa per gli animali macellati o ancora vivi.

Una curiosità del casello in muratura è che vi era esposto un salvagente bianco e rosso da gettare a chi fosse per sbaglio caduto in acqua o si fosse gettato volontariamente nel canale. In questo tratto i salvataggi furono frequenti anche grazie all’intervento degli stessi dazieri che si improvvisavano anche bagnini.

Gli addetti alla riscossione dei dazi, che allora si chiamavano “Gabellotti”, avevano le loro sedi in questo punto e poco più a valle, alla Certosa.

 

PERCORSO DEL CANALE RENO

Il canale visibile da questo affaccio (fig.3) è derivato dall’omonimo fiume grazie allo sbarramento artificiale della Chiusa di Casalecchio dalla quale il canale inizia il suo percorso mantenendosi in alto mediante un forte muro di contenimento fino alla Canonica dove scorre a cielo aperto, passando per questo punto, fino al ponte della Certosa. A poca distanza inizia il suo percorso sotterraneo fino alla Grada, dove è stato riaperto un brevissimo tratto per lasciare in mostra il varco nelle mura con l’antica grata. Entrando in città percorre la via Riva di Reno. All’incrocio con via Marconi si diparte la derivazione del Cavaticcio che alimenta l’omonima Centrale Idroelettrica. Prosegue quindi il suo corso fino a via Falegnami, attraversa via Indipendenza e torna visibile dagli affacci di via Malcontenti, via Piella e via Oberdan, dove ritorna ad essere tombato. Piega ad angolo retto costeggiando via Capo di Lucca e via del Pallone dove piega nuovamente seguendo le antiche mura sotto l’Autostazione delle Corriere. Dopo aver ricevuto le acque del canale Moline - Aposa e del canale Cavaticcio dà origine al Canale Navile presso la Bova.

COME VENGONO MANTENUTI OGGI I CANALI

Posizione