Affacciandovi da questo ponte in via Piella potete vedere un tratto di canale di Reno che è derivato dall’omonimo fiume grazie allo sbarramento artificiale della Chiusa di Casalecchio. 
Sullo sfondo si nota il ponte di via Oberdan, precedentemente conosciuta come via Cavaliera e una elegante palazzina (fig. 1) che, come ricorda la targa sulla facciata, sostituisce un edificio dove ebbe sede fino al 1808 una compagnia di devoti della Beata Vergine del Carmelo. Questa compagnia secondo la tradizione si occupava di raccogliere i corpi degli annegati nel canale i quali si fermavano in corrispondenza della brusca curva che la via d’acqua ancora oggi compie dietro al palazzo. I corpi venivano poi esposti all’interno dello scomparso edificio detto Santa Maria delle Sette Allegrezze o degli Annegati (fig. 2). 

Questo suggestivo affaccio sul canale di cui oggi possiamo godere, fino al 1998 era occluso alla vista da un locale a uso di vespasiano in aggetto sul canale (fig. 3). 

Il progetto di ripristino di questo affaccio, coordinato e diretto dall’architetto Francisco Giordano, viene realizzato su proposta del Consorzio con il progetto coordinato dall’unione operativa studi ed interventi storico monumentali del Comune di Bologna e il finanziamento della Cooperativa Edificatrice Ansaloni. 

Il 17 dicembre del 2020 Canali di Bologna inaugura l’intervento di valorizzazione notturna del canale di Reno nel tratto compreso tra via Malcontenti e via Oberdan: a partire dal crepuscolo, questa rara sezione scoperta, appare illuminata da una luce morbida e soffusa progettata dalla light designer Giordana Arcesilai.

Fonti

Francisco Giordano, Le finestre sul Canale: il ripristino degli affacci sulle acque, Bologna, Edizioni Costa, 1998, p. 19.

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